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Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

Una degna e vera Madre di Dio

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"Dio si è veramente fatto carne e Maria veramente è stata  strumento attivo e consapevole di un prodigio tanto grande" Omelia di Don Leonardo M. Pompei, Solennità Maria Madre di Dio, 1 Gennaio 2020 Letture: Nm 6,22-27; Sal 66; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21 Il giorno dell’ottava di Natale la Chiesa celebra la solennità di Maria Santissima Madre di Dio, insieme all’evento ecclesiale della “giornata mondiale della pace”. Una felice scelta del nuovo calendario liturgico che, al culmine della grande festa del Natale, ci fa volgere lo sguardo sul santissimo strumento (attivo e consapevole) che Dio scelse per realizzare il grande mistero dell'incarnazione - cuore e cardine della storia di salvezza - e questo non solo per mostrarci la grandezza e straordinaria eccellenza di questa creatura ma anche la sua funzione unica e insostituibile nel farci entrare in fecondo e salutare contatto col nostro Salvatore, Re e principe della pace.  Il dogma della Divina Maternit

La nascita dell’unico Salvatore del mondo

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“Gesù aspetta cuori aperti e spalancati pronti ad accoglierlo col fuoco dell’amore” Omelia di Don Leonardo M. Pompei, Natale 2019, Messa del giorno Letture: Is 52,7-10; Sal 97; Eb 1,1-6; Gv 1,1-18   “È nato per noi un bambino, un figlio ci è stato donato: egli avrà sulle spalle il dominio, consigliere ammirabile sarà il suo nome”. Con queste parole dell’antifona di ingresso, tolte dal libro del profeta Isaia, la santa Madre Chiesa introduce i suoi figli dentro la splendida e adorabile liturgia del santo Natale, celebrazione che più che essere commentata dovrebbe essere contemplata, più che essere presentata dovrebbe essere interiorizzata, più che essere ricordata dovrebbe essere davvero vissuta, come autentico memoriale che, celebrando un fatto passato lo rende attuale, vivo e presente qui ed ora nonché significativo, anzi fondante e decisivo per la vita di ogni credente. Isaia mostra la bellezza dei piedi dei messaggeri che annunziano la pace - immagine di tutti i

Quale accoglienza a Gesù che viene?

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"La forza e la potenza dell’unico e vero Dominatore sono spesso condannate alla quasi  totale inoperatività a causa del libero arbitrio di quegli uomini  che non vogliono riconoscere in Gesù l'unico Salvatore" Omelia di Don Leonardo M. Pompei, quarta domenica di Avvento, anno A Letture: Is 7,10-14; Sal 23; Rm 1,1-7; Mt 1,18-24 Le letture della quarta domenica di Avvento si collocano nel vivo svolgimento della novena di Natale, ossia quei giorni in cui la Chiesa invita i suoi figli a volgere più attentamente lo sguardo alla memoria viva e feconda di quell’adorabile mistero di degnazione, di infinita umiltà e immenso amore che fu la nascita tra gli uomini del Verbo fatto carne. Tutte convergono alla celebrazione e contemplazione di questo evento, formando una celeste sinfonia a cui ognuna di esse apporta il proprio specifico tocco e carattere. Isaia ci spinge a volgere l’attenzione anzitutto alla creatura che col suo “sì” ha reso possibile il gra

Gioia e allegria

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"Chi realmente incontra il Signore sperimenta e vive la gioia sempre e in ogni situazione,  comprese le più sgradevoli e dolorose" Omelia di Don Leonardo M. Pompei, terza domenica di Avvento, anno A Letture: Is 35,1-6a. 8a.10; Sal 145; Gc 5,7-10; Mt 11,2-11 La terza domenica di Avvento di ogni anno del ciclo liturgico è posta sotto l’egida del consolante “ incipit ” dell’antifona di ingresso: “rallegratevi”, in latino “ gaudete ”, espressione da cui trae il nome questa domenica detta appunto “della gioia”, il cui carattere è espresso dal colore liturgico rosaceo, che attenua l’austerità del viola proprio perché è intenzione della Chiesa - in questa peculiare celebrazione - spostare l’attenzione più sulla gioia della venuta di Gesù nella storia (e nella nostra vita) che sui requisiti di sobrietà, vigilanza, preghiera e attenzione che sono comunque necessari perché tale venuta sia riconosciuta, accolta e non resa vana. La medesima esortazione all’allegria

La riscossa del genere umano

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"L'Immacolata, la più bella di tutte, piena di grazia e di santità è la rivincita di Dio su satana, il riscatto della razza umana in generale e della donna in particolare" Omelia di Don Leonardo M. Pompei, solennità dell'Immacolata Concezione, anno A Letture: Gn 3,9-15.20; Sal 97; Ef 1,3-6.11-12; Lc 1,26-38 Il tempo di Avvento è sempre allietato, nella sua prima parte, dalla meravigliosa e divina festa dell’Immacolata Concezione, che ci fa volgere lo sguardo sul mirabile e amabilissimo strumento che il Signore volle scegliere per venire a dimorare in mezzo a noi e sugli splendidi “requisiti di grazia e di santità” di cui lo dotò perché fosse sua degna abitazione. In quest’anno liturgico la festa dell’Immacolata Concezione cade di domenica e coinciderebbe con la seconda domenica di Avvento. La Conferenza Episcopale Italiana ha dunque chiesto, a suo tempo, alla Santa Sede di poterla celebrare nel giorno suo proprio nonostante tale concomitanza e ciò è