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Visualizzazione dei post da agosto, 2020

Grande è la tua Fede

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Grandi e insondabili sono i misteri di Dio Don Leonardo M. Pompei,  XX Domenica del tempo ordinario, anno A Letture: Is 56, 1.6-7; Sal 66; Rm 11, 13-15.29-32; Mt 15, 21-28 “Grande è la tua fede”. Quest’esclamazione ammirata del Signore rivolta alla Cananea al termine del singolare episodio evangelico di questa domenica, è la chiave di lettura non solo di questo peculiare e a prima vista un po’ inquietante brano, ma anche dell’intera liturgia della Parola della ventesima domenica del tempo ordinario dell’attuale ciclo liturgico. Il profeta Isaia, per la verità, fornisce una prima importante suggestione, elogiando la paradossale adesione al Signore degli stranieri a fronte dei continui tradimenti dell’alleanza e profanazioni dell’antico popolo di Dio. Dinanzi a questa realtà Dio prospetta, per bocca del profeta, una rivelazione della sua giustizia, nel senso che essa, inevitabilmente, dovrà esaltare e rimunerare la fede e la religione dei popoli stranieri e redarguire severamente l’infe

L’assunzione: Gloria di Dio, di Maria e di tutti noi

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Il prodigio dell’Assunzione, conseguenza della vita illibata della Madonna Letture: Ap 11,19a; 12,1-6a.10ab; Sal 44; 1 Cor 15,20-27a; Lc 1, 39-56 “Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente”. Questa esclamazione di lode e di giubilo della beatissima Vergine Maria, tolta dal suo meraviglioso cantico in onore della Santissima Trinità - espressione autentica del Suo Cuore Immacolato e Innamorato nonché il più grande inno di lode e di ringraziamento che sia mai stato elevato a Dio da una pura creatura - ci porta immediatamente dentro la solennità dell’Assunta, che rallegra il cuore di ogni estate e che è solo l’ultima perla della divina collana che l’Altissimo ha composto nella straordinaria e avvincente vicenda terrena della Madonna. L’Assunzione al cielo il corpo ed anima di Maria SS.ma, il suo essere sfuggita alla corruzione del suo corpo immacolato e verginale che non conobbe peccato, è stata non solo gloria di Maria e giusto epilogo della sua perfettissima vita, ma anche gioia di Dio

Affrontare serenamente ogni prova

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Sempre sereni e sempre nella pace quando si confida veramente in Gesù abbandonandosi a Lui Don Leonardo M. Pompei,  XIX Domenica del tempo ordinario, anno A Letture:  1 Re 19,9a.11-13a ;   Sal 84;   Rm 9,1-5 ;   Mt 14,22-33 La liturgia della Parola della diciannovesima del tempo ordinario dell’anno A è un importantissimo sprone e invito a imparare a riconoscere la presenza di Dio in ogni avvenimento della nostra vita personale e più in generale della storia, riscoprendo quella grande e incrollabile fede nella divina potenza e provvidenza che ci consente di affrontare serenamente ogni prova della vita. “Uomo di poca fede, perché hai dubitato?”. Queste parole di Gesù rivolte a Pietro - reo di aver dubitato di riuscire addirittura a camminare (realmente, si badi, non metaforicamente) sulle acque (!) - rappresentano il culmine dell’odierna pagina evangelica ed anche un appello rivolto personalmente a ciascuno di noi: “figlio, figlia, ti fidi veramente di Me? Dubiti forse della mia potenza?

Pane del corpo e pane dell'anima

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Alimentare il corpo è necessario per vivere questa vita; alimentare l’anima è indispensabile per viverla bene e conservarla per la vita eterna Don Leonardo M. Pompei,   XVIII Domenica del tempo ordinario, anno A Letture:    Is 55,1-3; Sal 144; Rm 8,33.37-39; Mt 14,13-21 “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Queste parole che Gesù ha voluto consegnarci come parte dell’orazione domenicale sono un’ottima rampa di lancio per cogliere con un bel volo di gabbiano il messaggio fondamentale della liturgia della Parola di questa domenica. Sia la prima lettura che il Vangelo fanno riferimento al pane e alla Provvidenza che Dio esercita affinché i suoi figli non ne siano privi. Accanto al livello e al senso letterale (che quasi mai manca nei testi biblici e che la Chiesa ha da sempre raccomandato di ritenere sempre come primo e fondamentale livello di interpretazione), i testi si aprono anche ad una lettura spirituale, consentendo di stabilire un parallelismo tra la vita del corpo e quella dell