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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

La gloria di Dio è l'uomo vivente

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“Dio ha a cuore la vita di grazia dell'uomo, perché solo essa lo salva dalla morte eterna, l’unica vera e grande sciagura” Omelia di Don Leonardo M. Pompei,  V Domenica di Quaresima, anno A Letture: Ez 37, 12-14; Sal 129; Rm 8,8-11; Gv 11,1-45 “Eterno Padre, la tua gloria è l’uomo vivente; tu che hai manifestato la tua compassione nel pianto di Gesù per l’amico Lazzaro, guarda oggi l’afflizione della Chiesa che piange e prega per i suoi figli morti a causa del peccato, e con la forza del tuo Spirito richiamali alla vita nuova”. Come sovente accade, l’orazione colletta propria della santa Messa festiva - in questo caso della quinta domenica di Quaresima dell’anno A - contiene una formidabile e significativa sintesi sia del messaggio fondamentale della liturgia della Parola, sia anche alcune profonde e suggestive chiavi di lettura per poterne ben comprendere il senso più importante e recondito. Questa Domenica è imperniata sul grande miracolo della risurrez

Siamo luce, non tenebre!

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"Quanto più le tenebre intorno a noi si fanno fitte, tanto più la luce di noi cristiani può e deve brillare" Omelia di Don Leonardo M. Pompei,  IV Domenica di Quaresima, anno A Letture: 1 Sam 16, 1b.4a. 6-7. 10-13a; Sal 22; Ef 5, 8-14; Gv 9, 1-41 La liturgia di questa quarta Domenica di Quaresima - detta “Laetare”, dall’ incipit dell’antifona di ingresso - è tutta quanta imperniata sul focale e significativo contrasto “tenebre-luce”, con tutte le sue variegate implicazioni nella vita di fede e morale del cristiano. Nella prima lettura tale contrasto appare tra la ristrettezza delle vedute umane e la profondità di quelle divine. Il profeta Samuele, mandato da Dio ad ungere re uno dei figli di Iesse, si lascia ingannare dall’imponenza della statura e dall’aspetto convincente e gradevole del primogenito degli otto figli, ma Dio corregge subito il tiro ammonendo che Egli guarda non l’apparenza - come i figli degli uomini solitamente e normalmente fanno - ma il

Vivere in grazia di Dio

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"Per noi cristiani vivere in grazia di Dio e custodirla con cura e amore è e deve essere  la prima e principale occupazione (e santa preoccupazione)" Omelia della terza Domenica di Quaresima, anno A Letture: Es 17,3-7; Sal 94; Rm 5,1-2,5-8; Gv 4,5-42 La stupenda liturgia della Parola della terza domenica di Quaresima ruota attorno al grande tema della grazia di Dio, che altro non è che il dono dello Spirito in quanto infuso nel cuore di coloro che credono in Gesù Salvatore, per mezzo della quale è possibile vivere soprannaturalmente da veri figli di Dio, nell’osservanza dei divini comandamenti e nell’esercizio di tutte le virtù cristiane (teologali e cardinali). L’orazione colletta propria dell’anno A mette splendidamente in risalto questo tema centrale ponendo in bocca al celebrante queste eloquenti e significative espressioni: ”O Dio, sorgente della vita, tu offri all’umanità riarsa dalla sete l’acqua viva della grazia che scaturisce dalla roccia, Cristo sal

Il tutto per tutto

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"La Quaresima è un piccolo cammino di santità e santificazione, dove aprire le porte  al Signore che ci chiede tutto per darci in sovrabbondanza vera vita e felicità" Omelia di Don Leonardo M. Pompei,  II Domenica di Quaresima, anno A Letture: Gn 12,1-4a; Sal 32; 2 Tm 1,8b-10; Mt 17,1-9 La seconda domenica di Quaresima - detta anche della Trasfigurazione - ha come compito pedagogico (all’interno del percorso liturgico quaresimale) quello di spronare e incoraggiare i fedeli di buona volontà che generosamente hanno cominciato a muovere i primi passi nello stupendo ma certamente impegnativo percorso spirituale e ascetico di questo tempo di grazia. Alla fatica del “salire sul monte”, staccandosi da “ciò che è terra” segue il premio di poter contemplare Gesù trasfigurato e in questa straordinaria “epifania” della sua gloria e della sua natura divina si può e si deve intravedere l’esito gioioso e pasquale dei nostri sforzi di autentico rinnovamento spirituale. Nel