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Visualizzazione dei post da agosto, 2019

È necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel regno di Dio

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Occorre passare per la porta stretta per entrare nel Regno di Dio Omelia di Don Leonardo Maria Pompei. Ventunesima Domenica del tempo ordinario, anno C Letture: Is 66,18-21; Sal 116; Eb 12,5-7.11-13; Lc 13,22-30 “È necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel regno di Dio” (At 14,22). Con queste parole Paolo e Barnaba esortavano i discepoli delle comunità di Listra, Icònio e Antiochia a rimanere fermi e saldi nella fede, perseverando risolutamente in essa senza indietreggiare o scoraggiarsi. L’odierna liturgia chiosa e sintetizza queste esortazioni con l’accorato monito di Gesù: “sforzatevi di entrare per la porta stretta”. Questo celebre aforisma è il centro e il cuore della ventunesima domenica del tempo ordinario ed è da prendere quanto mai sul serio anche alla luce del contesto contingente in cui fu pronunciato. In effetti Gesù stava rispondendo ad una ben precisa domanda, che potremmo anzitutto rivolgere a noi stessi e verificare cosa noi, oggi

Il tragico rifiuto della verità e della grazia

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"Occorre imparare a riconoscere e accogliere senza esitazioni i doni e le grazie che Dio ci manda, particolarmente attraverso i suoi amici che ci parlano di Lui e ce lo fanno conoscere. Guai a reiterare il luciferino 'non ti servirò' e le persecuzioni a suo tempo subite da profeti e amici di Dio" Omelia di Don Leonardo Maria Pompei, XX Domenica del tempo ordinario, anno C, 18 Agosto 2019 Letture: Ger 38,4-6.8-10 ; Sal 39; Eb 12,1-4; Lc 12,49-57 “O Dio, fa’ che l’umanità non ripeta il tragico rifiuto della verità e della grazia”. Queste parole, tolte dall’orazione colletta, ben sintetizzano il drammatico ma assai importante messaggio che sgorga dalla liturgia di questa ventesima domenica del tempo ordinario. Dio ha sempre mandato i suoi legatari e ambasciatori, incaricati di portare, a suo nome, verità, grazia, aiuto e liberazione ai suoi figli. Ma, sciaguratamente, la storia della salvezza sembra essere una drammatica sonata che gira intorno a una n

Il Suo corpo non poteva marcire e non marcì

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"Colei che non aveva conosciuto peccato né originale né attuale ma aveva vissuto solo di Divina Volontà non poteva morire e non morì, perché il pungiglione della morte è il peccato. E il suo corpo santissimo, verginale e purissimo non poteva marcire: e non marcì" Omelia di Don Leonardo Maria Pompei nella solennità dell'assunzione, 15 Agosto 2019 Letture:  Ap 11,19a; 12,1-6a.10ab; Sal 44; 1 Cor 15,20-27a; Lc 1, 39-56 La solennità dell’Assunzione di Maria Santissima in cielo in corpo e anima, definita dogmaticamente da Papa Pio XII con la bolla Munificentissimus Deus del 1 Novembre 1950, è una delle più importanti feste mariane, che cade nel bel mezzo dell’estate riempiendola di un nuovo spirituale e mistico sole, splendente assai più dell’incandescente sole di Agosto: è la contemplazione della primizia più perfetta e bella della mirabile opera della Creazione e Redenzione, l’Unica creatura in cui Dio ha potuto vedere perfettamente compiuto e realizzato i

Dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore

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"La fede è il patrimonio più prezioso che Dio ci ha dato e dovrebbe essere il tesoro più prezioso. Chi ha avuto il dono preziosissimo della fede divina e cattolica, di molto dovrà rispondere davanti all'Altissimo, perché a chi molto fu dato, molto sarà chiesto e a chi molto fu affidato sarà richiesto molto di più" Omelia Diciannovesima Domenica del Tempo ordinario,  anno C Letture: Sap 18,3.6-9 ; Sal 32; Eb 11,1-2.8-19; Lc 12,32-48 Il grande tema della fede è il filo conduttore di tutte e tre le splendide letture di questa diciannovesima domenica del tempo ordinario. Il popolo di Israele seppe credere, a suo tempo, alla profezia della “notte della liberazione” e vide i propri nemici essere puniti e sbaragliati dalla potenza di Dio e loro, suo popolo, salvati e glorificati dinanzi ad essi (prima lettura).  Il Vangelo esordisce anzitutto con una grandissima verità di fede (e, per la verità, anche empirica): “dove è il vostro tesoro, là è anche il n

Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio

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Omelia diciottesima Domenica del tempo ordinario, anno C, 4 Agosto 2010 "La vita terrena è un soffio che rapidamente vola via. Pensiamo seriamente che dovremo lasciare tutto e che tutto perderemo (forse anche l'anima) se non siamo arricchiti davanti a Dio?... Letture: Qo 1, 2; 2, 21-23 ; Sal 94; Col 3,1-5. 9-11; Lc 12,13-21 “Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio”. Queste parole, tolte dal salmo responsoriale dell’odierna liturgia, descrivono splendidamente il grande e sapiente messaggio racchiuso in tutte e tre le splendide letture di questa diciottesima domenica del tempo ordinario. Ad esse fanno ecco altre splendide espressioni, sempre tratte dal Salmo 89: “mille anni, ai tuoi occhi, sono come il giorno di ieri che è passato”; e, sempre a proposito dei fugaci giorni della vita terrena, vi si legge anche: “sono come un sogno al mattino, come l’erba che germoglia: al mattino fiorisce e germoglia, alla sera è falciata e dissecca”.